incontro al buio

Ecco….lo sto facendo di nuovo!
Con la sinistra liscio una piega inesistente sul vestito mentre con la destra mi accarezzo una ciocca di capelli. Cerco un contatto con me stessa per rassicurarmi, per trovare conforto, per dirmi “non sei sbagliata tu…Solo….sei stata compressa troppo a lungo…”
Anche questa sera ho deciso di uscire con uno sconosciuto. Neanche la foto ci siamo scambiati.
Fino a pochi minuti fa ero accoccolata sul divano e ridevo alle battute del comico di turno, poi una chat distratta, quale scambio di pensieri tanto per passare il tempo.
Ma d’altra parte senti sincerità, esperienza, consapevolezza…e l’interesse cresce fino a proporre di parlare al telefono. Lui ad un certo punto propone “perché non ci prendiamo un drink stasera?”
Il battito si ferma un attimo, il respiro resta sospeso, ed il passatempo innocente prende una sostanza diversa, quasi oscura che filtra nella mente e comincia ad avvolgere i neuroni.
Lo sai che non sarà un drink ma che si apre uno scenario del quale non sarai né regista, né sceneggiatrice ma una co-protagonista minore. Ti lascerai andare a quello che lui desidera perché lo hai già sentito che lui è un uomo alfa, sicuro di sé e che ti vorrà adattabile ai suoi desideri.
Un attimo di vuoto e come un automa con il cervello spento, apro l’armadio ed infilo un vestitino leggero, metto le autoreggenti e disegno una linea di trucco sulle palpebre.
Quando ci incontriamo sorride in modo caloroso e la conversazione inizia con facilità, come se fossimo due vecchi compagni di scuola che si ritrovano dopo anni.
Sono presa dalle amabili chiacchiere ed ad un certo punto realizzo che sta lasciando il centro. Stiamo andando a casa sua e neanche me lo ha chiesto.
Altra sospensione, altro vuoto, altro panico. Ma è deliziosamente piacevole, maledizione!
Ma si!Lasciamoci andare ! I suoi feedback sono buoni e non ti farà alcun male, anzi ti prenderà come chi ti conosce da anni non ti ha mai preso e sa già di te cose che neanche tu sai.
Un calice di vino bianco a casa sua. Mi sento rilassata,nonostante tutto. Dopo qualche minuto di chiacchiere si avvicina e mi bacia. Sento le sue labbra morbide e l’odore leggermente acre della sigaretta fumata prima di incontrarmi.
Malignamente penso ad un uomo con cui sto chattando da due settimane e con il quale non siamo ancora riusciti a vederci. Ed invece con lui e subito conoscenza carnale, lingua nell’orecchio, baci appassionati, fremiti sulla pelle, lingua sul clitoride, mani nel mio sesso umido.
Ha lo sguardo stravolto ed eccitato: non lo sto deludendo, anzi mi sto dimostrando proprio per quello che ha pensato di me: libera e disinibita.
Ma lui è particolare; non vuole ricevere proprio nulla e non gli interessa che mi dedichi al suo cazzo. Mi ha messo al centro della sua esplorazione. Vuole esplorare la mia fica, baciarla, toccarla, invaderla con le sue dita, farmi vibrare tutta di piacere.
E questo accade. Sono aperta a tutto ciò che lui vuole. Mi chiede di aprire bene le gambe, vuole vedermi mentre godo e possibilmente mentre mi tocco.Poi mi prende. Adesso non capisco proprio più niente, il piacere mi trapassa il cervello come una spada sfolgorante. Mi tappa la bocca con le mani, mi cambia posizione, mi muove come una marionetta del suo gioco.
Sei il mio uomo ed io sono totalmente tua. Vuoi che te lo dica, che te lo ripeta, che lo gridi ed esiste solo questo in questa stanza blu ed oscura.
E mi lascerai vinta e fremente nella mia pozza di umori, abbacinata e appagata, sfatta e rinata. Sei stato bravo, molto bravo.
Mi giro per prendere i miei vestiti e mi fermi con il braccio “Dove vai?”sorride divertito.
Mi rimetti giù e ricominci a giocare: altri brividi, altri spasimi, altre vertigini.
Ora siamo proprio esausti e mi baci riconoscente e dolcissimo sulla schiena. Tocchi ancora la fonte da dove è scaturita l’energia, la fonte della vita, ed io so che in questo tocco rivivi nella tua memoria tutte le fiche della tua vita.
“Che dici….ci rivedremo?
Sorrisetto maligno “Non si sa, non ti ho promesso niente….” replica.
Bastardo fino alla fine.